QUOD ME NUTRIT ME DESTRUIT : 50 mila morti inutili per giornate da 100 calorie.
" Non voglio morire..ogni giorno lotto con tutte le mie forze per vivere, non per esistere".
Aly soffre di anoressia con episodi bulimici da 8 anni. Dice che le trasmissioni tv la invogliano a stare così, se non peggio.
Grandi sono le responsabilità dei media sulle scelte alimentari di adolescenti e bambini; dai dati infatti emerge che il 90,8 % dei giovani desidera ciò che vede in pubblicità e la magrezza oggi è uno status symbol costantemente esaltato da mode, campagne pubblicitarie, cinema e tv.
C'è quindi un legame strettissimo tra le proposte del mondo della moda, dello spettacolo e della pubblicità e gli stili di vita e di comportamento dei più giovani che individuano, per esempio nelle giovanissime modelle che calcano le passerelle delle sfilate, esempi di riferimento estetico decisamente " a rischio".
Per quanto ci si possa appellare al mondo della moda e dello spettacolo per imporre regole durissime e ben chiare per le ragazze da copertina, la follia corre ormai su internet e raggiunge molto facilmente, e lontana da occhi indiscreti, le case di centinaia di ragazze perseguitate dal mito delle top model scheletriche.
Utilizzando i motori di ricerca del web si individuano circa 300 mila siti che esaltano l'anoressia; 257 mila contengono la parole "pro-anorexia"; 18 600 menzionano la parola "pro-axa"; 14 200 trattano la "thinspiration" (l'aspirazione alla magrezza assoluta) e 577 parlano di "anorexication" (nazione anoressica). E non è tutto, purtroppo. Più pericolosi ancora sono i numerosissimi blog che raccolgono centinaia di adepte pronte a sottostare a ferree regole dettate da una sconosciuta che ha creato una vera e propria "setta" dalla quale è espulso chi sgarra a regole inderogabili per mantenere il proprio peso adeguato alla taglia 36 o 38.
Il Web è quindi oggigiorno sempre più imputato come istigatore all'anoressia, ma, per contro, come tutti i mezzi di informazione, offre circa 800 mila siti che trattano anoressia e bulimia in chiave patologica, come disagi mentali e fisici che necessitano di terapie psichiatriche e farmacologiche.
"Internet - secondo la ricerca e quanto affermato dal direttore dell'unico reparto ospedaliero che si occupa di disturbi alimentari in Italia - ha senza dubbio incrementato l'accesso ai trattamenti dell'anoressia e attualmente il 40% dei casi trattati migliora sensibilmente o guarisce, il 50% diventa cronico mentre 1 paziente su 10 muore".
Allora resta solo una domanda da porsi, un'unica cosa da chiedersi : perchè ricercare la perfezione nella perfetta immobilità della morte?
articolo tratto dall'ultimo numero di TuStyle ( 26 aprile 2011)
ciao cara, grazie della visita ;)
RispondiEliminati seguo con piacere.. se continui così il tuo blog farà passi da gigante!!
a presto allora
un abbraccio